Claudio Cerritelli, “Impalpabili afflati del colore”

Testo nel catalogo della mostra Il carattere riflessivo della pittura, Oratorio De’ Disciplinanti, Finale Ligure, Febbraio 2021

Gli artisti di questa mostra sono dediti a una dimensione dell’immagine come potenzialità immaginativa della luce dipinta, e lo fanno per tramiti diversi amplificando il campo di risonanze dello spazio ben al di là delle misure circoscritte del dipingere, spingendo il colore a manifestarsi dal respiro della sua fisicità alla sospensione immateriale della sua sostanza.
In molti casi tutto è affidato alla profondità percettiva del monocromo, velo impalpabile della materia lieve e rarefatta, qualità sensoriale dell’immagine che si rivela attraverso minime vibrazioni, movimenti impercettibili del colore-luce che va oltre i confini misurabili della superficie.
Il peso evanescente della materia trasmuta in indeterminate e mutevoli trasfigurazioni, in realtà sarebbe meglio parlare di indistinte trasmutazioni del colore, astratte morfologie che assumono valenze differenti, a seconda del modo di intraprendere il percorso di sublimazione percettiva.
Ciò che accomuna le diverse esperienze pittoriche è la ricerca di equilibrio tra il processo di riflessione sul linguaggio e la possibilità di amplificare il rigore sistematico del dipingere nel divenire espansivo della luce, entità indefinibile in quanto sottratta alla sua pura quantificazione strutturale.
La sfida è infatti quella di esplorare i fondamentali del colore alterando le coordinate fisiche e mentali sedimentate nel corso delle singole esperienze, tra superamento della rappresentazione e impulso dell’immaginazione.
Per questi pittori impegnati a disvelare la soglia del colore il problema è quello di confrontarsi con l’impercettibile essenza della luce che nasce dalla natura del visibile, al fine di captare i sottili affioramenti dell’invisibile.
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Dipingere il volto discontinuo della luce significa per Roberto Rizzo indagare l’instabile identità del presente, risalendo dai meandri della memoria verso le zone luminose della coscienza intuitiva. La pittura è un processo che coniuga esigenze costruttive e fluidi affioramenti della materia, stesure monocrome e pigmenti trattati con minime vibrazioni, lievi scollamenti, improvvise lacerazioni che esaltano le ambivalenze dell’immagine astratta.
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