L.S., “Quindici ‘cercatori d’arte’ al Bassanese”

Recensione della mostra Art Diggers, Galleria Studio Bassanese, Trieste, Febbraio 1986

Una mostra collettiva con un taglio particolare si svolge in questi giorni allo Studio d’arte Bassanese, dedicata generosamente ad artisti giovanissimi ed esordienti, a quindici studenti americani e italiani uniti dalla ricerca comune di un proprio modo di fare arte, che scaturisce dalla loro capacità di misurarsi criticamente con l’ambiente culturale e artistico di provenienza.
Gli americani studiano alla Visual art school di New York, un istituto che forma gli artisti dopo gli studi superiori; gli italiani, più giovani, hanno frequentato tutti il liceo artistico di Milano. Qualcuno di loro ha proseguito gli studi all’Accademia di Brera, altri hanno continuato da soli il cammino. Di tutti sono esposte una o due opere, talora molto diverse tra di loro come lo sono spesso le esperienze dei più giovani,  messe a confronto sulle pareti della galleria.
È questa una delle caratteristiche della mostra: gli studenti non fanno parte di una «scuola» né portano l’impronta immediatamente riconoscibile dei loro insegnanti se non nella disponibilità verso certe aree artistiche.
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L’astrazione è un linguaggio comune, divenuto ormai una lingua «franca» di questi artisti, con la quale comunicano agevolmente tra di loro, anche se con risultati diversi. […] Roberto Rizzo stende i suoi rosa, azzurri e neri su di una grande superficie, dilatando al massimo il campo e il ruolo del colore.
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«Art-diggers», cercatori d’arte, è il titolo di questa mostra: alla ricerca dell’arte quindi, e non solo della fortuna che auguriamo comunque a questi giovani artisti. Una mostra da visitare da parte di coloro che «imparano» l’arte ma anche da parte di chi ha già fatto le proprie scelte, per una salutare verifica.